RISTORANTE - B&B "LA MULINELLA"
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https://www.facebook.com/Ristorante-La-Mulinella-359826087365137/PIERO NULLO > anno 1957
La Lambretta del papa è stata la prima esperienza in moto ai 12 anni, un po’ illegale. A seguire una Vespetta e con i primi guadagni da lavoro estivo una Benelli T 50.
Iniziava un periodo di impegni importanti e mollo il mondo della moto, infatti ai 18 anni vendetti il motorino per comprare una macchina scassata.
Nel 1974 un parente aveva una Kawasaki 900 e la lasciava da noi con casco e altro, anche se senza patente, segretamente gliela usavo e qui la mancanza di moto si faceva sentire.
Nel 1980, dovuto alla mia passione per la meccanica e le mani sporche d’olio, mi piaceva una Gilera G 50 e iniziai a collezionare, piccole cilindrate e poi una serie di sottocanna degli anni venti. In maggioranza moto italiane, con un amore particolare per la Parilla. Di Parilla ne ho un modello prestigioso, anno 1958, sportiva, una 175 MS BS.
Poi colpito da virus da collezionista sono sulle 40 moto in garage, che sia il caso di smettere?
Sono anche nel direttivo del motoclub “Aquile del Tevere”, vice per 4 anni e presidente per 26, non è che sono bravo, nessuno mi vuole sostituire, allora resisto ancora un po’!
Era tempo di naia e spesi il mio anno in aeronautica come autista a Pratica di mare.
Nonostante mi avessero offerto 2 volte il lavoro a Roma in Alitalia, non mi piaceva il mondo della grande città e rimasi nella mia Todi, in un’azienda di laterizi come manutentore tecnico.
A scuola mollo il liceo al 3° anno, una mia passione erano gli aerei e frequentai 2 anni alla scuola di meccanici aeronautici.
Nel 1979 mi sposo e nel 1980 inizio un lavoro con la moglie, nella produzione e vendita di oggetti in pelle e non nel settore promozionale.
Per quanto riguarda la ristorazione, non sono parte integrante dell’azienda di famiglia, ma sono coinvolto e abito proprio di fronte, quindi se non mi trovate là basta che mi fate chiamare.
La mamma era già del mestiere e nel 1995 decide di ristrutturare la nostra vecchia casa colonica, ricavando spazio ristorante e qualche camera per il Bed&Breakfast.
Mia mamma era un fenomeno, faceva il pane e la pasta a mano, senza impastatrice.
La ns. cucina è dedicata al territorio, cibo genuino come una volta.
Essendo Roma abbastanza vicina e vivendo a Todi, città storica che nel 1990 era stata eletta come città + vivibile del mondo, abbiamo numerosi stranieri come clienti.
L’attuale gestione è di mia sorella in cucina e di Michela mia figlia in sala.
Il perché del nome? Fra il 1956 e il 1966 abitavano poco lontano in una zona ricca di torrenti e mulini per la macina del grano, un gran lavoro che portava buona economia e lavorano tutto il grano dei dintorni. In quella casa c’era un mulino che si chiamava “La Mulinella e per storia di famiglia lo abbiamo usato anche per il ristorante.
RISTORANTE - B&B “LA MULINELLA”